Prima di partire

Novembre 2010 - Procedure amministrative

L'Erasmus è un gran casino che inizia a novembre.
Prima ho dovuto scegliere dove volevo partire.
Per noi che studiamo le lingue, è stato abbastanza facile, basta scegliere un paese di cui studiamo la lingua, si tratta di una scelta logica per migliorare le nostre competenze linguistiche. Per me, era Italiano o Inglese, e ho scelto l’italiano. Nella mia università, c’era solo un paternariato  con Milano in Italia...  OK, Milano allora.

E cui iniziano i problemi : ho dovuto  trovare tutte le informazioni necessarie per compilare il dossier di candidatura. Sembra facile, ma le date entro cui consegnare i documenti erano molte e diverse : quella che mi hanno detto i professori alla riunione d’informazione, quella che è scritta nel manuale che mi hanno dato alla riunione, quella del sito internet dell’università, e alla fine la data entro la quale tutti consegnano i dossier che non è mai quella prevista. Meglio chiedere al coordinatore delle partenze, è generalmente la persona più sicura, perchè non so negli altri paesi, ma in Francia, o almeno a Rennes 2, l'Università è cosi disorganizzata che anche al segreteria (quando è effettivamente aperto all'ora prevista, è non succede così tanto) non sanno dirti cosa fare o dove andare... C***o di burocrazia !

Poi ci sono tanti documenti da compilare e unirli al dossier :

-       Lettera di motivazione nella quale devo spiegare perché voglio partire, perché in quel posto, perché mi sarà utile nella mia vita professionale, ecc…

-       Il mio curriculum

-       Una coppia delle mie note di spese universitarie

-       Il ‘Learning agreement’cioè il piano di studi nel quale devo scegliere in anticipo le lezioni che voglio seguire nell’università che mi accoglierà l’anno prossimo, e per questo ho dovuto cercare sul sito internet, che a volte non è chiaro, in un’altra lingua, e scegliere corsi che corrispondono a quelli che avrei nella mia università. Ecco per me la parte più difficile. Necessita di molto tempo che non ho trovato e che, quando ne avevo a disposizione, sapevo che comunque all’arrivo, avrei dovuto cambiare perché una lezione o era stata tolta o in concomitanza con un'altra.

-       Il certificato che sono scolarizzata nella mia università d’origine

-       Coppia della mia carta d’identità

-       Coppia della mia notificazione di borse di stato, per avere le borse di mobilità (per i studenti non borsisti, c’è anche la possibilità di chiedere un’aiuto finanziaro dalla loro regione o di organismi indipendenti come Ulysse per la regione Bretagna per esempio.

-       Per i studenti non europei : coppia della carta di residente permanente di 10 anni valida durante il periodo di mobilità

Dopodichè ho dovuto stampare diverse copie del dossier, da dare in diversi posti. Ecco per me la parte più faticosa : ottenere poi dare i documenti firmati dalle persone giuste nei posti giusti nel labirinto della mia università, dove il segreteria non è mai aperto quando dovrebbe, che i professori non sono nei loro uffici.
Quando tutto questo è finito, basta aspettare qualche settimana la risposta dell’università, e, se sei stata(o) fortunata(o),  puoi iniziare a sognare una vita all’estero.
Ma è solo linizio del casino infatti!

Maeli.


Gennaio 2011 - Preparazione alla partenza : Alloggio

Adesso che so (finalemente) dove e quando parto a fare l’Erasmus (manca soltanto un mese, non vedo l’ora!), il prossimo problema che si pone è di trovare un alloggio. Ma come si fa a trovare un appartamento quando si vive in un’altra città, anzi in un altro paese?

Se sei fortunato, la tua università di accoglienza dispone di una residenza universitaria (studentato), e quindi dovrebbe essere in grado di garantirti un alloggio. In questo caso, le cose sono semplicissime, basta fare la domanda di alloggio alla tua università che si occuperà di tutto.
 



Ma se come me la tua università non ti può aiutare nel trovare un tetto, la soluzione più semplice è ovviamente di... cercare su Internet, perché ognuno sa che su Internet si può trovare tutto ! Però, quand’ho scritto su Internet “alloggio+milano+studenti”, ho trovato centinaia di siti e individuarne uno che fosse affidabile mi ha portato via un sacco di tempo...
Ecco i links dei siti che mi sono sembrati essere organizzati bene :
- www.affitto.it,
- www.secondamano.it (versione on line di un giornale di piccoli annunci)
- www.easystanza.it,
- www.affitto-stanze.it


Per quanto mi riguarda, mi sono iscritta al sito di Easystanza e mi sono creata un profilo in cui spiego chi sono, cosa cerco e per quando, e qual è il mio bilancio per l’affitto. Innanzitutto, ho datto un’occhiata generale alle offerte, in modo da avere un’idea della media dei prezzi a Milano. E ti posso subito consigliare di dimenticare il centro della città a meno che  tu sia ricco... Ma non preoccuparti, mi è stato detto che anche i quartieri un po’ più lontani sono gradevoli per viverci e che tutti sono ben collegati con il centro.

Quando ho avuto unidea abbastanza precisa di quello che cercavo (prezzo, numero di camere, quartiere...), la mia ricerca mi è sembrata facilissima. Volevo un appartamento semplice, con una camera da sola, vicino a una fermata di metro, per circa 400 euro al mese. Sono riuscita a trovare una decina di annunci che mi piacevano e ho subito inviato delle mail ai proprietari per saperne di più sugli appartamenti e per chiedere delle foto. Il problema è che non mi hanno mai risposto... E quegli che mi hanno risposto sembravano chiaramente essere delle truffe (tipo “ti propongo un appartamento con il jacuzzi nella camera e la piscina nel salotto per 200 euro al mese, mandami i soldi per via postale e ti manderò le chiavi !”). Ho provato altri annunci, altri siti, ma erà ovvio che la mia ricerca sarebbe stata più complicata del previsto...

A questo punto, ho pensato di cercare un alloggio con altri studenti. Ma come trovare coinquilini affidabili e con chi si va d’accordo, senza nemmeno conoscergli? Ho avuto l’idea di scrivere alla mia università per chiedere loro l’indirizzo mail degli altri studenti Erasmus che stavano anche per venire a Milano con me. E così ho chiesto a tutto il gruppo degli Erasmus se fossero interessati nel trovare un alloggio insieme, in modo tale da poter avere un appartamento più grande ma meno caro rispetto a uno di cui dovessi pagare l'intero affitto da sola, ma anche di avere un appartamento più animato ! Due di loro mi hanno risposto che erano d’accordo, quindi abbiamo cercato insieme e dopo 2 settimane di intense ricerche, abbiamo trovato il nostro appartamento da sogno. Ho scritto alla proprietaria e sorpresa ! Mi ha risposto subito. Siccome ho un amico che abita proprio a Milano, ho potuto chiedergli di andare a visitare l’appartamento per noi e scattare alcune foto per verificare che tutto fosse in ordine. Se non hai questa possibilità, ti consiglio di pagarti un biglietto di treno e di andare a visitarlo da  te per essere sicurissimo che l’annuncio non sia una truffa perché queste cose arrivano spesso, anzi troppo spesso.

E poi, se ami l'avventura, puoi anche venire a Milano alcuni giorni in anticipio e trovare direttamente un alloggio : da lì puoi cominciare la tua ricerca

- della stanza allUniversità Cattolica del Sacro Cuore, largo Gemelli 1, dove si trova una bacheca con offerte di stanze (nella “palazzina ISU”),

- ma anche all’Università Statale, via Festa del Perdono 3, dove si trova una bacheca nell’atrio.

- Puoi anche comprare il quotidiano "Secondamano" in qualsiasi edicola e guardare alla voce “Camere in affitto/condivisioni”.

- Inoltre, se quando arrivi a Milano non hai ancora trovato una sistemazione, ti consiglio di andare all’ostello della gioventù: Ostello per la gioventù A.I.G. “Piero Rotta” viale Salmoiraghi, 1 – Milano- milano@aighostels.com, che non costa tanto.

Naturalmente, trovare un alloggio non è mai una cosa semplice, ma la cosa più importante è non scorragiarti e continuare a cercare !
Un’ultima cosa : se hai l’opportunità, scegli di essere in condivisione con altri studenti, che per fare l’Erasmus è la cosa più bella!!

Adrienne.


Gennaio 2011 - Preparazione alla partenza : 

Viaggio

 Ho molto esitato sul modo in cui venire a Milano. Abito a Lione e non è quindi troppo lontano. È per quello che all’inizio ho pensato di prendere una macchina… beh non proprio prenderne una perché non ho la patente ! Ma ho pensato che forse i miei genitori mi avrebbero aiutato a traslocare ecc.

Purtroppo… I miei genitori non hanno voluto (potuto) ! Ma siccome la macchina mi sembrava essere un’ottima soluzione (perché c’è più posto per mettere i bagagli e poi sei più tranquilla per poter dormire che non devi sederti sul tuo computer perché nessuno te lo rubi !) ho provato a trovarmi un carsharing… ma sebbene questo mezzo di trasporto mi piaccia molto perché è economico e rapido, è ancora molto recente e non ci sono ancora molti viaggi internazionali che vengono proposti sui siti in partenza della Francia.

Ho dunque rinunciato alla macchina e ho pensato eaaaasyjeeet ! Perché quando uno è studente come me, pensa spesso in maniera « economica » ! Ma in realtà, quando vuoi portare con te un minimo di roba, easyjet non è una buona soluzione. Perché il viaggio all’inizio ti costa 40 euro… mai poi se pensi che una sola valgia basterà… sei un ragazzo… infatti se parti in febbraio, fa ancora freddo ma sai che a maggio sarai già sdraiata a prendere il sole al lago di Como, allora prendi tutti i vestiti che puoi ! Aggiungi dunque 20€ x 2 di valigie… e bam ! Il costo del tuo viaggio raddoppierà.
Poi certo pensi che tanto puoi prenderti delle cose con te nell’aereo… eh figurati ! No ! Hai soltanto diritto a una picolissimissima borsa e paghi ancora extra se tutto non entra dentro ! E questo va senza calcolare il costo per andare da Lione all’aeroporto di Lione (7 euro) e da Malpensa a Milano (15€ se vuoi prendere il treno che è più rapido e comodo). Alla fine il tuo viaggio ti costa 102 euro se questo è se sei fortunato e che non avevi una valigia troppo pesante !!!

L’avrete capito, non ho preso l’aereo. Ho dunque pensato « ahhh ma c’è anche il jet privato »… ma non ho neanche un jet privato. Allora ho pensato al treno come ripiego… ma in realtà l’Italia e la Francia non sono proprio collegate col treno… beh lo sono, ma malissimo, allora ci vogliono 15 ore e paghi 60 euro e aspetti 4 ore in una stazione picolissima e lontana da tutto e infine forse, se non c’è uno sciopero arrivi a Milano un giorno dopo !


So che questa è soltanto la mia esperienza personale e che da altre partenze e destinazioni ci sono modi molto comodi per viaggiare (l’aereo può essere perfetto per esempio se vai in Inghilterra !) ma ecco. Ho deciso di prendere il bus di notte. Beh non il bus, il pulman.
Ed era perfetto, niente restrizioni sui bagagli, niente attesa, il viaggio era di notte con

eurolines (http://www.eurolines.fr)

così non ho perso una giornata nei trasporti ed ho anche potuto dormire perché era silenzioso e avevo pensato di prendermi un piccolo civolutto. Ecco, pero che questo vi sarà utile e che prenderete in considerazione tutti i mezzi di trasporto prima di sceglierne uno !


Aline.